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icona Sabryland.com con bandiera della Spagna al centro

Qualche settimana fa vi ho parlato di cosa fare a Valencia, indicando la mia top 10 delle attrazioni da visitare assolutamente durante una visita in questa bella città spagnola.

Ora, a viaggio concluso, vi spiego passo passo il mio itinerario di quattro giorni a Valencia. Incluse informazioni essenziali su prezzi della metro e costi di noleggio bici.

Pronti? Iniziamo!

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Giorno 1. Primo giro in città e acquario di Valencia

Arrivo in aeroporto e metro per il centro

Il mio volo è stato mattiniero e alle 8:30 ero già all’aeroporto di Valencia. Il tempo di prendere il bagaglio a mano dalla cappelliera e attendere le normali operazioni di sbarco, ed eravamo già sul suolo spagnolo!

Purtroppo il tempo non ci faceva sperare nulla di buono. Qualche giorno prima aveva piovuto parecchio, causando allagamenti e parecchi disagi nell’entroterra di Valencia e in alcune cittadine della sua provincia. Io e mio marito eravamo quindi attrezzati con ombrelli, stivali e qualche indumento più pesante (a malincuore ho lasciato il costume a casa! 🥺). Siamo, infatti, arrivati con la pioggia, un cielo pieno di nuvole e parecchio vento.

Ci siamo diretti verso l’uscita dell’aeroporto, una struttura che ci è sembrata molto nuova e funzionale. Soprattutto è ben collegata con il sistema della metropolitana, per cui arrivare in pieno centro è davvero un gioco da ragazzi. Abbastanza semplice è anche il funzionamento dei ticket per la metro!

Come per tutte le metropolitane del mondo, le tariffe variano in base alle zone che devi attraversare. L’aeroporto di Valencia si trova a ovest dal centro e per arrivare nel cuore della città devi passare per 4 zone. Il prezzo per attraversare 4 zone è 4,40€. Ci sono dei comodi totem dai quali è possibile acquistare i biglietti, ma è disponibile anche una biglietteria.

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💡 DA SAPERE!👇🏻

Se con la stessa operazione acquistate più di un biglietto, la macchinetta rilascerà comunque un solo ticket! Sarà quindi necessario passarlo più volte sullo scan dei tornelli all’ingresso e all’uscita delle stazioni. Mi sembra si possano acquistare fino a 5 biglietti con un’unica transazione.

Dall’aeroporto al centro si può prendere la metro numero 3 o numero 5. Noi siamo poi scesi alla fermata Angel Guimerà e percorso a piedi alcune vie cittadine, inebriandoci del profumo di pane, brioche e cornetti appena sfornati dall'”horno” di turno. Inutile dire che i prezzi per fare colazione sono proprio abbordabili: 2 cappuccini e 2 cornetti 5€!

Da sottolineare il fatto che non ci sono metro che arrivano proprio nel centro città. La linea della metropolitana forma una specie di cintura attorno alla città vecchia che la circonda da sopra e da sotto e poi si dirige verso il porto e le spiagge. Dalla nostra fermata al Mercato centrale di Valencia ci vogliono in genere 10-15 minuti, da tenere a mente quando devi ripartire!


Primi assaggi di Valencia

Camminando senza fretta per le vie della città, dopo aver fatto colazione, ci siamo diretti verso il centro giungendo fino alle Torres de Quart. Queste torri facevano parte delle antica mura medievali che un tempo circondavano Valencia. Le mura furono abbattute nella seconda metà del XIX secolo, risparmiando le Torres de Quart e le Torres de Serrans, che sono tutt’oggi unico esempio dell’architettura militare Valenciana.

Proseguendo, siamo poi giunti al Mercato Centrale di Valencia: un immenso edificio dallo stile indefinito perché unisce elementi moderni ad altri gotici e barocchi, che ospita il mercato pubblico. Qui lavorano più di 400 piccoli commercianti presenti con banchi di generi alimentari, ma anche souvenir, bar e ristoranti. Un’esplosione di colori, profumi, sapori tra gli sguardi distratti dei locali e quelli incuriositi dei turisti: assolutamente una tappa da fare in un viaggio a Valencia!

Mercato Centrale di Valencia, ingresso
Mercato Centrale

Il nostro tour ci ha poi portati di fronte al Museo Nazionale della Ceramica, un edificio decorato con una maestrìa e una precisione impressionanti!

Plaça e Torre de Santa Caterina

Le tappe successive sono state Plaça de Santa Caterina, che prende il nome dall’antica chiesa che la sovrasta, e Plaça Redona (o Redonda), chiamata così per la sua caratteristica forma tonda. Anche il palazzo intorno ad essa è rotondo, quasi a formare una sorta di arena attorno alla fontana che si trova al centro della piazza. Quando siamo arrivati, ancora si vedevano gli effetti del maltempo dei giorni precedenti.

I banchetti che normalmente vendono merletti, nastrini, oggetti di cucito e altri souvenir non erano tutti aperti e per terra c’era ancora un po’ di acqua.

Plaça Redona, fontana e torre - Valencia
Plaça Redona e Torre della Chiesa di Santa Caterina

Di solito è possibile salire sulla Torre della Chiesa di Santa Caterina e ammirare il panorama della città. Probabilmente noi siamo stati sfortunati perché alle 11 – quando in teoria apre la torre – non c’era nessuno degli addetti per fare il biglietto di 2€ e lasciarci salire. Quindi questa è andata!

Dirigendoci verso la fermata della metro Alameda, abbiamo poi visto la Puerta de la Mar, una riproduzione della vecchia Puerta del Real demolita con il resto della muraglia Valenciana. E’ stata costruita nel 1944 come monumento ai caduti e si staglia, fiera, in mezzo ad una rotonda parecchio trafficata.

Poco distante c’è la fermata della metro Alameda, proprio sotto il Pont de l’Exposició, che ci ha permesso di prendere la linea 3 o 5 fino a MarítimSerrería. Da qui ci siamo diretti verso il complesso della Città delle Arti e delle Scienze.

L’Oceanografic di Valencia

Passeggiando dalla città verso il mare, la prima strana struttura che si incontra è l’Àgora: una costruzione blu a forma ellittica circondata da piscine e con una dimensione interna di 5.000 m² che da fuori mai avresti immaginato. Generalmente ospita diversi eventi come mostre, concerti, convegni e ha perfino fatto da cornice al torneo di tennis Valencia Open 500.

Qualche metro più in là c’è l’Acquario di Valencia.

Oceanografic, Città delle Arti e della Scienza - Valencia
Oceanografic

💡 DA SAPERE!👇🏻

⚠️ Precisazione importante per l’acquisto del biglietto

Come detto qui, ci sono diverse tipologie di biglietto che possono comprendere una sola attrazione della Città delle Arti e delle Scienze, solo alcune oppure tutte: di conseguenza il prezzo varia da 8€ fino a 38,20€.


Noi siamo arrivati nel primo pomeriggio – intorno alle 15:30 – e l’acquario chiudeva alle 18 (il sabato è aperto fino alle 20 ma dipende dal periodo dell’anno!), mentre tutte le altre attrazioni chiudono alle 19:00.

Abbiamo optato per la combo Acquario + Museo della Scienza a 38,20€ ma siamo riusciti a vedere solo l’acquario! Il prezzo del solo acquario è di 36€ quindi ci abbiamo perso circa 2€ a testa…

Al suo interno la struttura ospita diversi padiglioni divisi per tipologia di habitat:

  • gli oceani polari (Artico e Antartico);
  • le isole;
  • i mari tropicali;
  • i mari temperati;
  • il mar Rosso.

Nel parco c’è anche un delfinario – ci sono due spettacoli al giorno – ed è possibile vedere circa 45.000 esemplari di 500 specie marine (squali di ogni forma e dimensioni, mante, pesci tropicali coloratissimi, i grandi e bianchi beluga, foche e pinguini, leoni marini… ma anche volatili strani e colorati, rane, coccodrilli, tartarughe…).

Se merita una visita? Secondo me sì perché ti fa vedere specie di animali che mai potresti vedere.
Se gli animali stanno bene? Saranno sicuramente trattati bene, ma in fin dei conti sono sempre in cattività… e questa situazione l’ho vissuta in modo particolare nella “teca” dei pinguini: troppo piccola e con troppo poco spazio per nuotare. Quella sezione mi ha messa decisamente tristezza.

Siamo usciti da lì verso le 19:30, ben quattro ore dopo l’ingresso ed è finito così il primo giorno a Valencia.

Giorno 2. La Città delle Arti e della Scienza e i Giardini del Túria

Il museo, il cinema 3D e il “parcheggio”

Il secondo giorno siamo tornati alla Città delle Arti e della Scienza per visitare le altre attrazioni.

1. Museo della Scienza Principe Filippo

La prima tappa è stata il Museo della Scienza Principe Filippo a 8,70€ (+ 2,50€ extra per il simulatore spaziale).

Museo della Scienza, Città delle Arti e della Scienza - Valencia
Museo della Scienza

Questa struttura a forma di spina di pesce (una grande balena?) occupa il museo interattivo più grande d’Europa e rappresenta il posto ideale per far innamorare della scienza i bambini dai 6 ai 12 anni. Con i suoi giochi e allestimenti particolari, coinvolge, incuriosisce e fa scoprire tutto ciò che è scienza in modo divertente e mai banale.

La vita, l’evoluzione umana e i cinque sensi, la ricerca spaziale e l’astronomia, lo sport, l’elettricità e molti altri sono gli argomenti trattati dalle varie esposizioni permanenti e temporanee disponibili al suo interno.

Noi ci siamo rimasti dalle 10:30 alle 13:30… sembra piccolo ma c’è tanto da vedere, da fare e da provare!

2. Hemisfèric

La seconda tappa è stata l’Hemisfèric, una sala cinematografica IMAX ma anche un planetario e un laser.

Hemisfèric, Città delle Arti e della Scienza - Valencia
Hemisfèric

Qui, al costo di 8,70€, abbiamo assistito ad un film 3D sulla storia e evoluzione della corrente elettrica. Una proiezione di un’ora su uno schermo di 900 m2. Anche questo edificio è frutto del disegno dell’architetto valenciano Santiago Calatrava ed ha la forma di un occhio, che si riflette in uno specchio d’acqua di 24.000 m2. Sicuramente in una giornata di sole si può ammirare l'”occhio” riflesso sull’acqua… particolare!

3. Umbracle

Terza e ultima fermata nella Città della Scienza e delle Arti è stata il parcheggio di macchine e bus… no, non sto scherzando! Vicino all’Hemisfèric e al Museo potrete notare una grande costruzione che ospita un parcheggio.

Aperto da lunedì a domenica dalle 8:00 a mezzanotte.
Costo per le auto: 2,00€/ora con una tariffa massima di 22€/giorno

Ma la particolarità di questo luogo è sul suo tetto… lì troverete l’Umbracle, definita la “colonna vertebrale” della Città delle Arti e della Scienza.

Umbracle, Città delle Arti e della Scienza - Valencia
Umbracle

Si tratta di una terrazza di 4000m2 che ospita una ricca varietà di vegetazione indigena di questa parte della Spagna (palme, buganvillea, ecc.) ed è anche conosciuta come The Walk of the Sculptures perché sono esposte diverse opere di artisti contemporanei.

Sicuramente una tappa da non mancare, anche solo per avere una visuale differente sull’Hemisfèric, il Museo e anche il Palau de les Arts Reina Sofia, uno spettacolare auditorium nato e ideato per la promozione di ogni forma d’arte (spettacoli d’opera, performance teatrali, musical, ecc.).

I Giardini del Túria

Non potete andare a Valencia e non fare una passeggiata lungo il Jardí del Túria: un enorme parco e polmone verde della città spagnola che si estende dalla Città delle Arti e delle Scienze fino al Bioparc, con un’estensione di 110 ettari!

Il Jardí del Túria, giardini - Valencia
Il Jardí del Túria

Il parco comprende campi sportivi (di calcio, basket, skateboard e anche mini golf), parchi giochi per bambini, bar, aree adibite per esposizioni e fiere e zone recintate per far scorrazzare liberamente i cani senza guinzaglio. Ci sono anche piste ciclabili e altre corsie dedicate agli amanti della corsa o delle passeggiate.

Noi abbiamo percorso il parco fino al Pont del Real, dove siamo riemersi sulla strada e in particolare in Plaza De Tetuán. Da qui, percorrendo stradine interne e molto caratteristiche, siamo giunti in Plaza de la Reina, forse una delle piazze principali di Valencia piene di locali dove gustare una buona sangria, assaggiare il polpo alla griglia e prepararsi per la cena… ovviamente a base di paella originale Valenciana! Noi siamo stati alla Taberna Vintara per l’aperitivo e al ristorante (italiano) El Roll per la cena (consigliati!).

Giorno 3. La Seu de Valencia e poi… in sella!

Il terzo giorno a Valencia ci ha visti prima tipici turisti con la fotocamera in mano e tanta voglia di esplorare le vie cittadine, e poi super sportivi in sella ad una bici che ci ha portati, a forza di pedalate, fino alle grandi spiagge valenciane. Ma partiamo con ordine.

La Cattedrale di Valencia

Dopo aver raggiunto il centro città con la metro (vi ricordo che il biglietto per una zona costa 2€), abbiamo percorso Carrer de Don Juan de Austria: un lungo viale pedonale pieno di negozi e piccoli locali dove mangiucchiare qualcosa al volo. Raggiunta così Plaça de l’Ajuntament, abbiamo visto:

  • il grande e caratteristico palazzo che ospita il Comune di Valencia,
  • poco distante, una grande fontana (la Fuente Luminosa)
  • e il monumento a Francesc de Vinatea, un simbolo dell’identità Valenciana perché ha incarnato la resistenza del Regno di Valencia contro la politica feudale di Alfonso IV, re d ‘Aragon tra il 1299 e il 1336.

Da qui si arriva facilmente in Plaça de la Reina dove si affaccia la Seu de Valencia: la Cattedrale. Solo una parte ha l’accesso gratuito, la restante è a pagamento per le visite guidate e l’ingresso al museo (Museo + visita culturale nella cattedrale 8€).

Costruita su un tempio romano e adibita a moschea musulmana per un determinato periodo della sua storia, la costruzione unisce gli stili barocco, gotico e romanico e attorno ad essa sono nate diverse leggende. La più rilevante riguarda la presenza del Sacro Graal, il calice che Gesù usò nella sua ultima cena, custodito ed esposto nel museo. Questo piccolo oggetto dorato ha attirato e continua ad attrarre ogni anno papi, personalità illustre della Chiesa e molti pellegrini e semplici curiosi.

La Torre del Micalet

Dalla zona ad ingresso libero della Cattedrale è possibile salire in cima alla Torre del Micalet (prezzo del biglietto 2€): una torre alta circa 51 metri e risalente al 1300 che richiede uno sforzo fisico non indifferente per salire tutti i suoi 201 gradini! Ma una volta saliti su potrete ammirare l’intera città dall’alto… ne vale la pena!

Vista dal Micalet: la Cattedrale di Valencia
Cattedrale di Valencia vista dal Micalet

Un giro in bici a Valencia

Valencia è una città cycle-friendly, decisamente! Vi accorgerete che in ogni angolo ci sono stazioni di bici, negozi di noleggio bici, persone in sella alle loro bici… insomma sono dappertutto e non potrete restarne indifferenti!

A livello di prezzi, il noleggio bici nei vari negozi ha più o meno sempre lo stesso costo: 10€ per 24 ore.
Diverso è invece il servizio cittadino di noleggio delle due ruote. Per poter prendere una bici dovrete avere a che fare con i vari totem sparsi per la città accanto alle diverse stazioni ma il periodo di noleggio minimo è 7 giorni… non molto conveniente per chi, come me, doveva prenderla solo per uno o due giorni!

E quindi siamo saliti in sella ad una bici e siamo partiti alla volta della spiaggia! 🚲🏖


💡 DA SAPERE!👇🏻

Non è consentito l’accesso in bici nelle stradine pedonali – ad esempio quella che dall’ingresso della Cattedrale giunge fino alla Plaça de la Mare de Déu (o Plaza de la Virgen)! Ed è obbligatorio rispettare il senso di marcia e le normali regole della strada.


Plaza de la Virgen, Cattedrale di Valencia
Plaza de la Virgen

A bordo delle nostre bici siamo arrivati alla Torres de Serranos (o Porta de Serrans), una costruzione facente parte delle antica mura di Valencia che permette di “accedere” al Barrio El Carmen. Dalle torri, le classi aristocratiche della fine del 1300 assistevano a feste, celebrazioni popolari e altri eventi importanti.

La Porta de Serrans, vista dall'esterno - Valencia
Torres de Serranos (o Porta de Serrans)

Da qui abbiamo poi preso una stradina per entrare nel Giardino del Túria e godere di ogni minuto passato pedalando nel verde. Questi giardini, come dicevo prima, sono grandi 110 ettari e hanno una longitudine di 9 km giungendo fino alla Città delle Arti e delle Scienze. Poi, da qui, è possibile arrivare al porto e più in là alle spiagge di Valencia.

Pedalare sul lungomare è un’emozione incredibile.

Riesci a gustare la bellezza del mare, la grandezza delle bianche spiagge e il piacere del sole sulla pelle (a proposito, non dimenticate la crema solare!).
Nella Playa de la Malva-Rosa immancabile è il caratteristico e ormai tipico Castello di Sabbia Artistico… purtroppo quando sono andata io del castello era rimasto solo un cumulo di sabbia a causa del maltempo dei giorni precedenti. 😩😭

Il nostro tour si è fermato nella Playa Alboraia per una sosta a base di paella presso il ristorante Casa Navarro (buona!) e una passeggiata sul mare per mettere le mani tra la sabbia leggerissima e bianca e cercare qualche bella conchiglia che la mareggiata aveva portato a riva.

E poi di nuovo in sella per ripercorrere la strada al contrario e ritornare in Plaça de la Reina alla ricerca di un buon locale per la cena.

Giorno 4. Ultimo giro in città

Nel nostro quarto e ultimo giorno a Valencia, abbiamo deciso di prendercela comoda e passeggiare senza fretta per le vie della città, in attesa di prendere la metro per l’aeroporto.

Dalla nostra fermata Marítim-Serrería, abbiamo preso la metro numero 5 fino a Xàtiva: qui c’è la Plaça de bous e il Museo Taurino, oltre alla stazione dei treni Valencia Nord.
A due passi c’è la piazza del Comune (Plaça de l’Ajuntament), con tante panchine arcobaleno.

Siamo poi ritornati al Mercato Centrale per comprare l’ultimo panino al jamón Serrano e fare un altro giro tra banchi di pesce, carni, frutta secca, vini e formaggi. Una vera festa per il palato e per gli occhi!

Alle spalle del mercato c’è la Iglesia de los Santos Juanes (conosciuta anche come Iglesia de San Juan del Mercado) considerata un Monumento Histórico Artístico Nacional dal 21 febbraio 1947.

Di fronte si trova anche la Lonja de la Seda de Valencia (o Lonja de los Mercaderes), l’opera maestra dello stile gotico valenciano dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1996 e che è il simbolo della prosperità commerciale vissuta dalla città nel XV secolo.

Finisce qui il mio itinerario di 4 giorni a Valencia… Città splendida che merita sicuramente almeno una visita!

Bandiera di Valencia (Spagna)