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icona Sabryland.com con bandiera della Spagna al centro

Ho appena scoperto di poter organizzare un mini viaggio di 4 giorni. Dopo una rapida occhiata ai costi di alberghi e voli ho deciso: la mia prossima destinazione sarà Valencia!

La città dell’autentica paella valenciana e del più grande acquario d’Europa (l’Oceanogràfic) mi aspetta! Non sto più nella pelle!

Prima di ogni viaggio di solito faccio una lista di cosa c’è da fare e da vedere, una specie di tabella di marcia per filtrare il meglio da vivere e da scoprire, senza rimpianti. 

Durante la mia ricerca delle attrazioni da visitare ho scoperto che Valencia è praticamente un museo a cielo aperto! Grazie ad un passato che ha visto la città al centro di varie culture, semplicemente passeggiando tra le suee stradine potremo scorgere edifici monumentali di centinaia di anni accanto a costruzioni moderne (o super moderne).

Questo mix di stili architettonici è indice di come la città stia facendo molto per essere sempre più al passo con le altre grandi città spagnole, come Madrid e Barcellona. E di come abbia le carte in regola per attrarre giovani, giovanissimi ma anche amanti dell’arte, della cultura e della buona cucina.

Ecco il mio elenco di cosa fare a Valencia! 😍

Hai bisogno di un itinerario per quattro giorni a Valencia? Leggi il mio articolo dedicato e… buon viaggio! PS: guarda qui le migliori offerte di hotel a Valencia e inizia a goderti la vacanza!

La mia Top 10: da non perdere a Valencia

1. Le spiagge cittadine e la Marina de Valencia

Dove: Carrer d’otumba

Come arrivare: Con la metropolitana (linee n° 5 e 7), fermata Marítim – Serrería + tram n° 8, fermata Marina Reial Joan Carles I


Sono due le spiagge cittadine (Las Arenas): la Platja del cabanyal e la Playa De La Malva-Rosa, entrambe premiate per la loro acqua limpida dal prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu nonostante la vicinanza al porto. Da fare qui è una romantica passeggiata al tramonto, ammirando la natura e apprezzando gli artisti di strada e la musica dal vivo. Le spiagge si estendono per chilometri e presentano docce, lidi attrezzati e i famosi “chiringuito” dove fare tappa obbligatoria per rinfrescarsi bevendo una birra ghiacciata. 

Scoprire questa parte della città in bici è una scelta vincente. Pedalando tra i Jardins de Neptú e sul lungomare, permetterà di arrivare senza fretta alla grande piazza che omaggia l’attore spagnolo Antoni Ferrandis. Lì vicino durante tutta la stagione estiva si trova il Castello di sabbia artistico, un enorme castello creato con la sabbia da un artista locale. Una curiosità che ormai è quasi una tradizione di Valencia. 

Spingendosi ancora più a nord si raggiunge la Platja La Patacona, Alboraia. Decisamente fuori mano per chi è a piedi o non vuole percorrere lunghi tratti in bici. Però vale la pena menzionarla per le sue cabine colorate che le conferiscono uno stile tipicamente americano.

Tornando indietro ci troviamo nella Marina de Valencia: un’area da poco riqualificata con una nuova piscina naturale che offre la possibilità di affittare una barca o le moto d’acqua oppure scegliere tra corsi di windsurf, kitesurf e l’ormai famoso paddle surf. Un paradiso per gli amanti degli sport acquatici! 

2. La Città delle Arti e delle Scienze

Dove: Av. del Professor López Piñero

Quando: dipende dalle attrazioni, in genere dalle 10 alle 18-20

Come arrivare: Con la metropolitana (linee n° 3 e 5), fermata Alameda

Prezzo: Acquario + Museo delle Scienze + Cinema 47,90€; Acquario + Museo 38,20€; Acquario + Cinema 32,20€.
Solo Acquario da 36€; Museo 8,70€; Cinema 8,70€


La Città delle Arti e delle Scienze è opera dell’archistar Santiago Calatrava e da Félix Candela ed è uno dei simboli di Valencia. In questo enorme complesso ci sono cinque attrazioni: 

  • l’Hemisfèric: un cinema 3D con una struttura e una tecnologia tali da farti immergere nella proiezione cinematografica;
  • il Museo della Scienza: un museo innovativo e interattivo che fa vivere la scienza a 360°;
  • l’Oceanografic: l’acquario di Valencia è il più grande d’Europa e, forse, il più famoso;
  • l’Umbracle: un giardino ricreato sopra un edificio adibito a parcheggi… futurista!
  • il Palazzo delle Arti: un auditorium perfetto per ogni tipo di evento musicale, artistico e culturale.

Ogni edificio è stato costruito seguendo uno stile architettonico diverso creando, però, un senso di armonia impareggiabile. Non penso sia possibile riuscire a visitare l’intera “città” in un solo giorno quindi, se siamo stretti con i tempi, probabilmente toccherà decidere quali attrazioni ci interessano maggiormente… oppure, se possiamo, dividere la visita in più giorni.

3. Il Mercato Centrale di Valencia

Dove: Plaza Ciudad de Brujas

Quando: lunedì-giovedì 8:00-14:30; venerdì 8:00-20:30; sabato 8:00-15:00. Chiuso la domenica.

Come arrivare: Con la metropolitana (linee n° 1, 2, 3, 5 e 9), fermata Àngel Guimerà + a piedi per circa 10 minuti

Prezzo: ingresso gratuito


Un grande edificio che ti riporta indietro nel tempo. Dentro troverai banconi di pesce fresco, frutta fresca e secca di ogni tipo e, naturalmente, prosciutti, affettati, formaggi e stand con invitanti panini con il famoso jamón Serrano!

4. La Porta de Serrans e il Barrio El Carmen

Dove: Plaça de los fueros, quartiere a nord-ovest di Valencia

Quando: lun-sab 10:00-19:00; domenica e festivi 10:00-14:00

Come arrivare: Con la metropolitana (linee n° 1 e 2), fermata Estació de Túria + a piedi per circa 12 minuti

Prezzo Porta de Serrans: tariffa generale 2€; domenica e festivi gratis


Il Barrio El Carmen è uno dei quartieri del centro storico di Valencia e si è sviluppato nel corso del tempo attorno al convento del Carmen Calzado divenendo prima rifugio e poi caserma, luogo di prostituzione, cuore dell’aristocrazia e anche della classe operaia. Oggi è una zona assai turistica piena di locali, negozi e boutique di ogni tipo.

Sicuramente ciò che salta subito all’occhio è il “medieval gate”: la Porta de Serrans, facente parte delle antiche mura che circondavano il centro di Valencia. Costruita dal maestro Pere Balaguer tra il 1392 e il 1398, ha l’aspetto di un imponente arco. La facciata interna è cava: presenta diverse tribune dalle quali le famiglie più importanti della città potevano assistere a feste e celebrazioni popolari. Venne poi utilizzata come carcere dal 1586 fino al 1887. E’ stata dichiarata luogo di interesse storico e artistico ed è possibile visitarla e salire fino alla terrazza superiore: da qui si può godere di una magnifica vista sulla città e sul fiume Túria!

5. Il Jardí del Túria

Dove: giardino che si estende a partire da nord-ovest del centro di Valencia fino ad arrivare al porto

Come arrivare: Con la metropolitana fermata Estació de Túria (linee n° 1 e 2) oppure fermata Alameda (linee n° 3, 5, 7 e 9)

Prezzo: ingresso gratuito


Nella mia top 10 di cosa fare a Valencia non posso non inserire un giro nei giardini che attraversano la città da nord a sud: i Jardí del Túria. Non è davvero possibile andar via da qui senza aver noleggiato una bici e fatto una pedalata tra pini, palme, oleandri… un’oasi di verde e di pace a due passi dal centro che racchiude campi sportivi (calcio, basket, perfino mini golf e skate park), parchi giochi, bar, aree per esposizioni e fiere e zone recintate per far scorrazzare i cani senza guinzaglio.

Una delle attrazioni da visitare è sicuramente il parco Gulliver. Forse passandoci accanto non si nota, ma, dando un’occhiata dall’alto con la mappa, viene subito all’occhio questa scultura monumentale a forma di Gulliver (appunto!). Lunga 70 metri, permette di sentirsi come i lillipuziani e salire e scendere dal corpo del gigante tramite scale, scivoli e rampe. Originale!

6. La Cattedrale di Valencia e il Museo

Dove: Plaça de la Reina

Quando: lun-ven 10:30-18:00; sabato 10:30-17:00; domenica 14:00-17:00; Non sono consentite visite nei giorni di festa

Come arrivare: Con la metropolitana fermata Colón (linee n° 3, 5, 7 e 9) + a piedi per circa 11 minuti

Prezzo: Museo + visita culturale nella cattedrale 9€; bambini (5-12 anni) 6€; 20% di sconto con la Valencia Tourist Card 24, 48 o 72 ore


La Cattedrale di Valencia ha una lunga storia. Si trova, infatti, in un luogo considerato “sacro” dove un tempo sorgeva un tempio romano, successivamente convertito in moschea musulmana durante il periodo di conquista della penisola iberica da parte degli arabi.

L’attuale edificio venne invece consacrato nel 1228 dopo la liberazione di Valencia, ed è dedicata all’Assunzione di Maria.

Questo intreccio di culture e religioni appare evidente guardando la struttura della chiesa e, soprattutto, dei suoi tre portali:

  • quello principale (de los Hierros – dei ferri) è in stile barocco;
  • il Portale degli Apostoli è in stile gotico (come la torre del Miguelete);
  • il Portale del Palazzo (o dell’Almodaina) richiama lo stile romanico.

Forse proprio per la sua storia, attorno alla Cattedrale si sono susseguite molte leggende. Quella che sicuramente attrae migliaia di turisti ogni anno è legata al Santo Graal: il calice utilizzato da Gesù nell’Ultima Cena che sarebbe custodito al suo interno.

Plaza de la Virgen, Cattedrale di Valencia
Plaza de la Virgen

7. La Torre del Micalet

Quando: aprile-ottobre lun-dom 10:00-19:30; novembre-marzo lun-ven 10:00-18:30, sabato 10:00-19:00, domenica 10:00-13:00 e 17:30-19:00

Prezzo: tariffa generale 2€; gruppi max 10 persone 1,50€, studenti 1€


La Torre del Micalet (o Miguelete) dovrebbe essere la prima tappa nella visita alla Cattedrale di Valencia. Risale al 1300, ha uno stile gotico con una forma ottogonale ed è un monumento al quale i valenciani sono molto legati.

Salendo lungo i suoi 201 gradini di una lunga e non proprio comodissima scala a chiocciola, si incontrano due stanze:

  • la prima, molto piccola, ospitava coloro che chiedevano asilo nella Cattedrale e si trova a circa 14 metri di altezza – dopo circa 145 gradini;
  • la seconda fu la residenza dei sagrestani e dei campanari e si raggiunge dopo aver salito 188 scalini.

L’ultimo campanaro a vivere in quella stanza fu Mariá Folch che ebbe il compito di suonare le campane per 53 anni, fino al 1903. I successori non vissero nel campanile e poi, a partire dal 1968, si adottò un sistema elettrificato.

Andando avanti per altri 13 gradini (sempre più piccoli e stretti), si giunge finalmente alla terrazza superiore che offre una visione panoramica su tutto il centro storico valenciano, da un’altezza di circa 51 metri.

Qui si trova una grande campana benedetta il 14 marzo 1418 proprio nel giorno di San Michele Arcangelo, dal quale la torre prese il nome.

8. Mercato municipale a Plaça Redona e la torre della Chiesa di Santa Caterina

Dove e come arrivare: a due passi da Plaça de la Reina

Quando: la piazza è sempre aperta; la torre lunedì-sabato 11:00-13:00

Prezzo: la piazza è ad ingresso libero; salire sulla torre costa 2€ (1€ per i bambini)


Appena poco distante dalla Plaça de la Reina si nasconde questa piccola pizza rotonda con una fontana al centro. Da qui svetta imponente la torre della vicina Chiesa di Santa Caterina oltre i palazzi che circondano la piazza, anch’essi tondi a mo’ di arena.

La piazza ospita negozi, chioschi e bazar che vendono souvenir, ventagli e altri gadget di Valencia ma anche centrini, merletti, spolette di ogni colore e anche giornali sul cucito. Non è raro trovare alcune donne sedute attorno ad un tavolo intente a terminare i loro lavori a punto a croce o in qualsiasi altra tecnica di cucito. Caratteristico!

La Chiesa di Santa Caterina sorge sui resti di un’antica moschea musulmana risalente al Duecento e ha subìto nel corso degli anni varie modifiche che le hanno dato anche caratteristiche dello stile rinascimentale e barocco. Dopo un incendio che ha irrimediabilmente rovinato la chiesa, fu ricostruita negli anni ’50 con stile esclusivamente gotico.

Il campanile è più recente, infatti venne costruito da Juan Bautista Viñes tra il 1688 e il 1705 ed è considerato un capolavoro del barocco valenciano.

9. Museo Nazionale della Ceramica

Dove: Palacio del Marqués de Dos Aguas

Quando: martedì-sabato 10:00-14:00 e 16:00-20:00; domenica 10:00-14:00; lunedì chiuso

Come arrivare: Con la metropolitana fermata Colón (linee n° 3, 5, 7 e 9) + a piedi per circa 6 minuti

Prezzo: tariffa generale 3€; gruppi +5 persone 1,50€; minori di 18 anni, studenti e over 65 anni gratis; sabato pomeriggio e domenica gratis


Il Museo Nazionale delle Ceramica è considerato uno dei luoghi più interessanti da visitare a Valencia. Risale al 1947, quando Manuel González Martí – un illustre storico, collezionista e artista valenciano – donò tutta la sua collezione di ceramiche allo Stato Spagnolo.

Al suo interno sono custodite antiche ceramiche medievali valenciane, greche e romane, ma anche oggetti d’arte suntuaria come elementi di arredo, dipinti, abbigliamento e piastrelle.

Se non siete interessati al museo, merita comunque una visita all’esterno perché il palazzo del Marqués de dos Aguas che lo ospita è un vero capolavoro della ceramica!

10. Il Bioparc di Valencia

Dove: Avenida Pío Baroja, all’inizio dei Giardini di Turia

Quando: ogni giorno 10:00-18:00/19:00

Come arrivare: Con la metropolitana fermata Nou d’Octubre (linee n° 3, 5 e 9) + a piedi per circa 11 minuti oppure seguendo le piste ciclabili e i percorsi nei Giardini di Turia

Prezzi: tariffa generale (dai 13 ai 64 anni) 26,90€; bambini (dai 4 ai 12 anni) 21€; over 65 anni 20,60€; minori di 4 anni gratis


Ultimo, ma non in ordine di importanza, è il Bioparco di Valencia. Posizionato all’inizio (o alla fine, dipende dal punto di partenza) del Giardino del Túria, è molto più di uno zoo.

La struttura ambisce a far vivere gli animali come se fossero in un habitat naturale, quindi senza recinzioni o separazioni tra le diverse specie. Qui è riprodotta in piccola scala (10 ettari) la natura selvaggia del continente africano.

Passeggiando nel parco si potranno visitare 3 grandi aree:

  • la savana africana;
  • le foreste equatoriali dell’Africa e del Madagascar;
  • le zone umide africane.

Ciascuna zona è abitata da leoni, elefanti, leopardi, giraffe, gorilla, rinoceronti, ippopotami, zebre, coccodrilli e molti altri animali. In tutta sicurezza si possono osservare le diverse specie coabitare in un ambiente del tutto simile a quello africano.

Bonus: la paella Valenciana

Andare a Valencia senza assaggiare la vera paella? Impossibile, direi!

Quindi nella lista di cosa fare a Valencia c’è sicuramente quella di accomodarsi in uno dei tanti locali tipici (il massimo sarebbe anche non troppo turistico…) e ordinare la paella Valenciana.

La paella si prepara in tutta la Spagna e quella, forse, più famosa è a base di pesce (o marisco, in spagnolo). Tuttavia, la vera paella – quella originale di Valencia – è preparata con riso, verdure, pollo o coniglio. Da provare!